Lamborghini

Ferruccio Lamborghini nasce nel 1916 a Renazzo in provincia di Ferrara, da una famiglia di agricoltori, con la prospettiva di continuare a coltivare la terra. Appassionato di meccanica, Lamborghini frequenta le scuole tecniche e svolge un periodo di apprendistato presso alcune industrie bolognesi: grazie a queste esperienze viene arruolato nel reparto manutenzione mezzi militari. La guerra lo coglie sull’isola di Rodi quale responsabile della manutenzione dei veicoli della guarnigione. Quando gli inglesi occupano l’isola, lo fanno prigioniero e lo comandano a continuare lo stesso mestiere.

Lamborghini DL 20

Lamborghini DL 20 – Inizio produzione Anno 1952

Finita la guerra e superata l’odissea del ritorno, Lamborghini, che ha appena superato i trent’anni, decide di aprire bottega di meccanico nella vicina città di Cento in provincia di Ferrara. Con tanti mezzi ex militari che ci sono in giro e con la sua esperienza, non gli è difficile ottenere un certo successo sufficiente a intraprendere qualcosa si più consistente e impegnativo. Nel 1949 costruisce il suo primo “trattore”, una carioca come ce ne sono a centinaia assemblate con i residuati più o meno bellici da decine di officine della zona. La carioca di Lamborghini è fatta in fretta, è sgraziata e non piace neppure al suo costruttore che mira a qualcosa di diverso, di più omogeneo, di più bello.

A Cento ci sono due meccanici coi fiocchi, Alfonso Carassiti e Giorgio Guazzaloca, che stanno lavorando attorno ad un progetto che a Lamborghini non dispiace; i tre si mettono insieme e realizzano l’L33, il miglior trattore costruito con parti di recupero. Lamborghini vede in grande; gli altri tirano indietro perché non se la sentono di partecipare a una avventura il cui risultato e tutto da dimostrare.Lamborghini, nelle cui vene scorre il sangue dell’imprenditore, liquida i soci e fonda l’impero che lo porterà ai vertici dell’industria meccanica nazionale.

Lamborghinetta

Lamborghinetta – Inizio produzione Anno 1957

Il trattore L33 rappresenta il trampolino di lancio per l’industriale ferrarese che si butta in una produzione che vede nel 1952 la commercializzazione di 4 nuovi modelli, ai quali fanno seguito ogni anno, oltre a un paio di novità, un continuo aggiornamento tecnico dei precedenti con un dinamicità che non ha eguali nell’industria del settore. La filosofia di Lamborghini è di ottenere il meglio a piccoli passi. Dapprincipio si rifornisce nei campi di materiale bellico, poi passa a costruire la parti del telaio, quindi le trasmissioni, perfezionando il tutto lasciando per ultimo la realizzazione del motore, sul quale preferisce intervenire con proprie specifiche presso costruttori di fama mondiale.

Negli anni ‘50 Lamborghini monta motori a due o più cilindri da 15 a 50 cavalli; inizia la costruzione dei cambi con 4-8-12 marce sincronizzate; propone il sollevatore idraulico di serie. All’inizio degli anni ‘60 si pone al quarto posto nelle vendite in Italia. Sono trattori che mostrano personalità e grinta particolari, struttura compatta, qualità elevata, finiture accurate.

La crisi del settore e il mancato ritiro di un consistente ordine di trattori, mettono la fabbrica in difficoltà verso la fine degli anni sessanta. Interviene prima la Gepi e poi la Same che nel 1972 acquista la Lamborghini ridando slancio alla produzione che raggiunge negli anni successivi cifre vicino a 8000 trattori all’anno.

Oggi Lamborghini è solo un marchio che fa parte del gruppo Same Deutz-Fahr di Treviglio(Bergamo).

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